Chiacchiere e...pettegolezzi! Arriva Carnevale!

E' arrivato Carnevale, la mia festa preferita! Anche se sono adulta, non ho mai smesso di "apparecchiarmi", cercando di dare libero sfogo alla mia fantasia, inventando ogni volta un costume diverso :) Ma non dimentico nemmeno di apparecchiare la mia tavola, preparando le classiche Chiacchiere o Frappe! GNAMMI!

Attenzione però, creano dipendenza, e una volta iniziato, è proprio difficile smettere! Ma io amo la vita "pericolosa", e voi? che ne dite, mettete il grembiule, e le preparate con me?

Ecco le mie Frappe:


Vediamo gli ingredienti:
  • 250gr farina di tipo forte (Manitoba)
  • 2 uova
  • 3 cucchiai di succo d'arancia (o 25gr)
  • 25gr zucchero
  • 25gr di burro
  • un pizzico di sale
  • zucchero a velo per decorare
  • olio evo o olio di semi di vinaccioli per friggere
La mia ricetta prevede qualche piccola variante e, forse, anche qualche trucchetto, vediamo quali:
  1. uso del succo d'arancia al posto del classico liquore. Ho fatto ricerche ed ho sbirciato nel ricettario di parenti e amici e, tutti, utilizzano un differente tipo di liquore. Ognuno preferisce un aroma particolare ed ognuno ha la sua versione, chi usa il liquore Strega, chi il cognac, chi il rum o il marsala... Nella mia versione, invece, visto che gli alcolici sono banditi dall'allergologo, ho dovuto optare per il succo d'arancia, che è molto più delicato del succo di limone, e rende le frappe più adatte anche per i piccolini di casa!
  2. utilizzo la farina forte, ovvero quella che utilizzerei per i lievitati come pane e pizza. Nonostante la usi sempre, perché così si faceva prima di me a casa mia, solo da poco, grazie al pasticcere più bravo d'Italia, Iginio Massari, ho capito veramente il motivo! La farina forte è molto proteica, e questo permette alla sfoglia di essere molto elastica, così da poter essere stesa molto sottile ed, inoltre, l'impasto si gonfierà maggiormente (più bolle per intenderci) durante la frittura, garantendo anche un minor assorbimento di olio!
  3. per friggere utilizzo l'olio evo al posto dell'olio di semi. Anche prima di variare la mia dieta, seguendo la lista dell'allergologo, ho sempre preferito l'olio evo per friggere. Tuttavia, una recente scoperta, l'olio di semi di vinaccioli, permette un giusto compromesso, per chi ama utilizzare l'olio di semi! Si ricava dagli acini dell'uva (che posso mangiare!) ed è particolarmente consigliato per la frittura essendo il suo alto punto di fumo molto alto (270°). Ho fatto ovviamente prove sia con l'uno che con l'altro e i risultati sono soddisfacenti in entrambi i casi! Provatelo anche voi! 
Finito il momento da professoressina, direi di tornare alla ricetta e procedere alla preparazione delle frappe. Inizio a mescolare gli ingredienti dentro una ciotola, aiutandomi con una forchetta, per poi rovesciare tutto sul piano di lavoro. A questo punto unisco anche il burro, che sarà a temperatura ambiente, quindi bello morbido, e lavoro l'impasto fino ad incorporarlo bene. Il risultato dovrà essere un panetto liscio ed omogeneo, come questo.


Come tutti gli impasti, avvolto con pellicola, lo lascio riposare in frigo, ma stavolta per almeno 3 ore, così da permettere la formazione della maglia glutinica che mi faciliterà quando dovrò "tirare" la sfoglia ben sottile.

Appena sarà pronto, riprendo il panetto e porzionandolo in due, tre parti, inizio a stenderlo con l'ausilio della macchina della pasta. Ho provato anche con il mattarello, ma oltre al notevole "lavoro" fisico, non riuscivo, data la mia poca maestria, ad ottenere lo stesso spessore per tutte le frappe. Inizio con lo spessore 1, quello più largo per intenderci (anche se nella mia corrisponde al livello 7!), e procedo, diminuendo, con due scatti alla volta, fino ad arrivare all'ultimo, quello più sottile.


Quando avrò tutte le sfoglie pronte, mi aiuto con un taglia pasta, meglio se con i bordi dentellati, e inizio a tagliarle in pezzi rettangolari o trapezioidali, facendo un ulteriore piccolo taglio al centro del pezzo. Nel frattempo metto a scaldare in un tegame l'olio (evo o di semi di vinaccioli) fino alla temperatura di 140° circa. Se non avete un termometro da cucina, provate come mi ha suggerito mio marito, inserite uno stuzzicadente nell'olio, se frigge allora è pronto (ho controllato con il termometro e devo dire che il trucco funziona! Hai capito quante ne sa mio marito!).

Una cosa veramente importante è friggere le frappe appena avete terminato di stenderle. Non bisogna far passare troppo tempo, altrimenti perderanno tutta la loro forza di gonfiarsi e saranno meno friabili.
Per la cottura, se sono ben sottili, basterà pochi secondi per parte, facendo attenzione che non si dorino troppo. Una volta pronte sarà necessario farle raffreddare su carta assorbente (o carta per fritti) per eliminare tutto l'olio in eccesso.

Preparo un vassoio e adagio le frappe senza soprapporle per poi cospargerle bene di zucchero a velo prima di servirle! Piccolo trucchetto, se vi capita di aver fatto le frappe e accorgervi solo alla fine di non avere lo zucchero a velo, niente paura. Prendete un pò di zucchero semolato e mettetelo nel mixer. Qualche minuto e riuscirete a polverizzarlo a sufficienza per renderlo quasi a velo! Il risultato è pressocchè identico!

Che ne dite? Provate a farle anche voi? Io nel frattempo ne assaggio una...beh inizio con una poi si vedrà! 

BUON CARNEVALE A TUTTI!

Alla prossima ricetta allora, ciao!



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